MORCONE E DINTORNI, PROSIT CON I PREGIATI VINI DEL SANNIO
In viaggio nel Sannio alla continua scoperta di sapori antichi e genuini, ad iniziare con i vini DOC che popolano questa bella parte della Campania.
Nel cuore della Valle Telesina, nel paesino di San Lorenzello, famoso per le magnifiche ceramiche e l’antiquariato, merita una visita Villa Sasso e la cantina Taffuri.
Un “casino” di campagna, un tempo destinato alle battute di caccia del duca Carafa di Maddaloni, in seguito divenuto famoso ai primi del ‘900 per essere stata la dimora del generale Ferdinando Sasso, aiutante di campo del re Savoia, amico personale di D’Annunzio e collaboratore di Armando Diaz. Attingendo a questa tradizione di cultura, di storia, di attaccamento alla terra di San Lorenzello, Maurizio Pouchain e la moglie Marisa Taffuri hanno creato un’azienda vinicola di eccellenza nelle cantine della “casa del generale”. Così, a partire dalla vendemmia 2000, nasce un eccellente Aglianico D.O.C. Sannio vinificato in purezza. I due vini rossi “Enrico 1°” (dal colore granato molto intenso con riflessi violacei e profumo persistente) ed “Enrico 1° di Villa Sasso” (dal colore granato saturo) sono prodotti con la tecnica dei “vignerons” francesi, dalla messa a dimora dei vitigni, alla potatura, alle operazioni culturali, alla moderna vinificazione. In particolare il processo di maturazione, e quindi la valutazione del momento ottimale per effettuare la vendemmia, viene attentamente monitorato avendo presente non solo l’evoluzione del grado zuccherino e della acidità fissa, ma anche dei polifenoli. Tra i bianchi la Falanghina di Villa Sasso, un vino fresco piacevolmente sapito, dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, ed il Sannio Greco DOC di buona struttura, mineralità e piacevole freschezza dal colore giallo paglierino chiaro e vivace. Per brindare un Donna Erminia, fruttato e dalla piacevole sapidità.
L’azienda vinicola Chiara gestita dalla famiglia Rapuano è immersa nei vigneti a Paupisi, alle falde settentrionali della catena del Taburno Camposauro e produce da oltre 35 anni vini di qualità sopraffina, in grado di avvolgere il palato con aromi intensi e di regalare emozioni uniche ed irripetibili. La ricca offerta propone vini sia bianchi che rossi di altissima qualità quali Falanghina, Aglianico, Barbera, Coda di Volpe, Piedirosso, Greco e Fiano.
Fondate nel 1920 dal capostipite Giovanni al rientro dal fronte della Prima Guerra Mondiale, proseguendo le orme del padre Erasmo, le cantine Iannella di Torrecuso (all’epoca era una piazza di fondamentale importanza per il mercato delle uve campane, punto di incontro tra viticoltori e vinificatori) sono tra le più antiche della Campania. Accoglienza ed ospitalità ai piedi del Taburno in una struttura con camere accoglienti, sala convegni e degustazioni, oltre alla bottaia per l’affinamento dei vini. Cantine Iannella offre il meglio dell’espressione enologica del Sannio. Partendo dalle etichette più prestigiose degno di menzione è il “1920”, una speciale selezione di Aglianico del Taburno che riposa 24 mesi in barrique creata per celebrare l’anno di fondazione; il “Don Nicola” riserva di Aglianico del Taburno invecchiata 12 mesi in barrique e il “Niè”, un bianco ottenuto dall’unione di Fiano, Greco e Falanghina. Si passa poi ai prodotti di grande tradizione come la Falanghina del Sannio DOP Taburno, l’Aglianico del Taburno DOCG in versione rosso e rosato, la Coda di Volpe Sannio DOP ed il Piedirosso Sannio DOP. Di recente l’azienda ha iniziato la spumantizzazione con metodo Charmat dei vitigni Falanghina e Moscato, dando vita ad “Euforia”, Spumante di Falanghina Extra Dry, e “Fior di Moscato”, Spumante Demi Sec, oltre ad Aglianico e Falanghina Frizzante. Completano la gamma dei prodotti l’Aglianico novello “Incigno”, il Passito di Aglianico e le grappe “Prima Goccia” di Aglianico e Falanghina.
Tradizione e storia dal 1910 con la storica cantina Ocone alle porte del borgo medievale di Ponte. I vini provengono dalla trasformazione delle uve provenienti dai vigneti posti a circa 400 mslm prospicenti la valle Telesina, sulle pendici del massiccio montuoso del Taburno Camposauro. I terreni sono prevalentemente di natura argilloso-calcarea ed il particolare microclima è influenzato dal monte Taburno e dalle acque del fiume Calore. Per ricordare la tradizione vitivinicola del territorio, sono stati scelti per i vini prodotti nomi di origine greca e romana che rimandano alle antiche divinità di queste culture ed al simbolismo spirituale legato al vino (Diomede, Apollo, Calidonio, Plutone, Diana, Cerere, Anastasi, Giano). Esso è sintesi tra territorio e sapere dell’uomo che lo coltiva e ne vinifica i frutti della terra e del sole: in una parola ne è il terroir. Tre le denominazioni di origine – Aglianico del Taburno DOCG, Falanghina del Sannio DOC e Sannio DOC – ed un’indicazione geografica (Benevento o Beneventano IGT) che suggellano la qualità dei prodotti, a cui si aggiungono due spumanti, extra dry e brut. La cantina punta ad interpretare le caratteristiche dei vitigni per fornire ai vini un’identità straordinaria capace di tradurre ogni sorso in un’esperienza unica, ricca di piacevoli sensazioni.
Terre Stregate è una prestigiosa azienda agricola biologica produttrice di vini d’eccellenza, che sorge dal 1898 tra le fertili colline di Guardia Sanframondi, antico paese del Sannio Beneventano traboccante di storia e tradizioni, fondata da Filippo Iacobucci al motto di “un ceppo, una bottiglia”. In questo luogo magico, ancora animato dall’aura delle popolazioni osco-sannite che l’hanno abitato, l’antica arte della viticoltura viene tramandata di generazione in generazione, conservando immutato tutto il suo fascino rituale. Il nome della cantina rimarca il senso di appartenenza al territorio: secondo la leggenda, le streghe, nate a Benevento, amavano riunirsi intorno ad un pentolone fumante, sotto un albero di noce nei pressi del fiume Calore, che attraversa la città. Qui prendevano forma le loro magie: allo stesso modo, nelle Terre Stregate avviene quel rituale magico che porta alla nascita del vino. Il percorso di produzione della casa vinicola inizia con la “Trama”, una pregevole Falanghina IGP, per proseguire con “Genius Loci”, un interessante Fiano DOP fino a giungere al famoso “Svelato”, Falanghina del Sannio DOP che si è distinta tra quelle ferme di annata ottenendo il riconoscimento dei premi internazionali più prestigiosi del settore. A questo punto, la storia prende una colorazione diversa: nascono così i due vini “Scrypta”, un sanguigno Aglianico DOP, e “Manent”, un Aglianico Beneventano IGT, che confermano tutto il vigore insito nei ceppi più antichi, il cui nome è dedicato agli avi di famiglia. Il racconto ha la sua rasserenante e festosa conclusione dopo che “Arcano”, fatato Aglianico Riserva DOP, in una fantasmagorica sequenza di misteri, segreti e suggestioni, dà fondo a tutte le sue magie e riporta l’invocata pace tra gli uomini. Sorge così l’alba di un nuovo giorno, un Greco DOP chiamato “Aurora”, che simboleggia la continuazione della vita.
Stefania Maffeo