un tuffo nella biodiversità

Oasi WWF di Campolattaro

L’Oasi del Lago di Campolattaro è una pregevole area protetta dal WWF Italia dal 2003 per tutelare una piana alluvionale naturale ed il suo ecosistema situata in un territorio di circa 1.000 ettari compreso nei comuni di Campolattaro e Morcone, due suggestivi borghi medievali in provincia di Benevento.

Nel lago artificiale, creato sbarrando il fiume Tammaro (che nasce nel massiccio del Matese e sfocia nel Calore, di cui costituisce il principale affluente) per garantire l’irrigazione dei campi limitrofi (365 m. s.l.m. l’altezza di massimo riempimento), si è originato un ambiente unico nel suo genere ed una natura tutta da scoprire e preservare.

L’ingresso dell’Oasi, che fa parte della Zona di Protezione Speciale Invaso del Fiume Tammaro e si trova all’interno del sito di interesse comunitario Alta Valle del Fiume Tammaro, è sulla strada provinciale 100, in Località Selvapiana, Contrada Cuffiano, a Morcone. Un luogo perfetto per trascorrere una giornata a contatto diretto con la natura ed alla scoperta di una ricca biodiversità sia faunistica che floristica.

Passeggiando lungo le sponde si può ammirare, in tutta la sua bellezza, un panorama dominato da un grande lago azzurro interamente circondato da dolci colline occupate da prati naturali, boschi caducifogli e coltivazioni. Tale paesaggio è arricchito dalla presenza di numerose specie animali e vegetali che, nel tempo, hanno colonizzato i diversi ambienti presenti nell’area. Molteplici sono infatti le specie di uccelli che popolano lo specchio d’acqua ed il bosco igrofilo (costituito prevalentemente da salici, pioppi ed ontani), oppure che abitano il prato naturale, ambiente ormai quasi scomparso dalle campagne italiane. Le aree circostanti sono costituite da boschi misti di cerri e roverelle con presenza di vari aceri, ornielli, sorbi e carpini, da oliveti e campi coltivati in modo estensivo con siepi naturali formate da biancospino, prugnolo, berretta del prete, ligustro ed olmo. Nei prati, tra distese di ginestre, spiccano le fioriture di narcisi, viole, pratoline e di diverse specie di orchidee. Intorno al perimetro del lago, inoltre, è possibile rintracciare svariate essenze vegetali spontanee che disegnano e colorano tutto l’ambiente circostante il lago e tra le quali è possibile osservare numerose specie di orchidee e le bellissime fioriture del biancospino e della rosa canina.

Campolattaro è, dunque, un prezioso custode di inestimabili tesori naturali. Simbolo dell’Oasi è il gruccione, uccello elegante dal piumaggio molto vivace. Grazie al meritorio lavoro volontario dell’Associazione Naturalmente Oasi, il Centro Visite offre l’opportunità, a singoli, gruppi e scolaresche, di partecipare a percorsi didattici tematici, visite guidate e laboratori di educazione ambientale, oltre a eventi speciali come spettacoli teatrali, birdwatching in bici, osservazioni astronomiche e molte altre attività di educazione ambientale e di monitoraggio dell’avifauna. Praticare birdwatching consente di interagire, come spettatore attivo, con un ambiente naturale incontaminato, lontano dai rumori e dallo stress dei grandi centri urbani. Per chi non l’avesse ancora provata, potrebbe rivelarsi un’esperienza, allo stesso tempo, istruttiva e meditativa, che richiede pazienza, silenzio, movimenti lenti e calma interiore.

L’avifauna è ricchissima: sono state censite finora oltre 170 specie. Qui si può osservare il maestoso airone cenerino che nidifica in primavera; il cormorano, uccello subacqueo che, dopo aver compiuto una precisa ispezione sorvolando le acque, si tuffa verso il fondale per catturare i pesci; lo svasso maggiore, che si appresta a svolgere la coreografica parata nuziale ed a costruire il suo nido galleggiante; il germano reale, che con i suoi magnifici colori spicca sulla superficie blu dell’acqua.

La natura dell’area e il suo posizionamento lungo un’importante rotta migratoria, rende il lago meta di molte specie di uccelli che, durante il loro viaggio, vi trovano ristoro e riposo come rapaci, cicogne, gru, spatole, falchi di palude, falchi cuculo, albanelle minori, mignattai e anatre che si ristorano e riposano prima di partire per grandi traversate.

Ma la fauna dell’Oasi non si limita solo ai volatili. L’area, infatti, è popolata da diversi mammiferi, tra cui tasso, volpe, martora, puzzola, faina, lepre, donnola, ghiro, moscardino, riccio, talpa, quercino ed alcune specie di pipistrelli, da rettili, quali cervone, biacco, saettone, ramarro, e, tra gli anfibi, dal tritone crestato a ventre giallo e dall’ululone.

Nei dintorni vale una visita il Castello di Campolattaro, a pianta rettangolare. Di notevole interesse è il “trappeto”, frantoio oleario risalente al XVII secolo, la sala dei ricevimenti e la torre normanna.

Stefania Maffeo

La diga di Campolattaro

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